Di fronte alla tirannia di Cesare che si comporta come il padrone assoluto di Roma, i senatori Rufo e Cassio tramano per assassinarlo. Per avere il sostegno del popolo, propongono a Bruto, il rinnegato figlio di Cesare, di essere l'esecutore materiale del delitto. C'è però un problema di non poco conto: Bruto è un disadattato per nulla adeguato al compito.