La vicenda segue l'intreccio del noto romanzo di O. Feuillet e narra la storia di uno sfortunato visconte che rimasto orfano e senza beni, si adatta suo malgrado a fare l'amministratore a una famiglia di arricchiti. Con la sua correttezza e la sua distinzione, conquista la completa fiducia dei suoi amministrati; soltanto la giovane erede, della quale egli si è invaghito, cerca di mantenere le distanze non manca di umiliarlo. Il caso vuole che il vecchio possidente prima di morire sveli che la sua ricchezza è dovuta ad una azione poco onesta, fatta ai danni della famiglia del visconte e, per liberarsi la coscienza e riparare al male fatto, nel testamento lascia tutte le sue sostanze al suo amministratore, del quale egli aveva riconosciuto l'identità. Le parti sono invertite e ora la ragazza è povera, ma il visconte è ben lieto di offrirle il suo affetto e la sua fortuna.