Gianni Cavina è stato un attore e sceneggiatore italiano.
Nel 1997 ha vinto il Nastro d'argento al migliore attore non protagonista con il film Festival di Pupi Avati.
Come attore teatrale si è formato, sotto la direzione di Franco Parenti, presso il Teatro Stabile di Bologna.
La sua prima apparizione cinematografica è stata nel film Flashback (1968) di Raffaele Andreassi. Agli inizi della sua carriera ha interpretato ruoli da caratterista comico in molti film della commedia sexy all'italiana.
Era legato da amicizia profonda al regista Pupi Avati, con il quale ebbe un lungo sodalizio artistico, partecipando a molti dei suoi film, sia in veste di sceneggiatore che di attore.
Con il suo concittadino ha lavorato nell'Horror Thomas e gli indemoniati (1970), nel Fantasy Balsamus, l'uomo di Satana e successivamente La mazurka del barone, della santa e del fico fiorone (1975), del quale ha curato anche la sceneggiatura e dove ha recitato da protagonista con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio.
Sempre con Avati, negli anni successivi ha scritto la sceneggiatura del film Bordella del 1976, che racconta alcune avventure erotiche in una casa di piacere per donne. Nello stesso anno, insieme a Maurizio Costanzo e Antonio Avati, fratello di Pupi, ha scritto il film La casa dalle finestre che ridono, un horror-giallo che racconta la storia di un giovane restauratore che dà la caccia a un assassino.
La collaborazione con il regista è proseguita per i film Tutti defunti... tranne i morti del 1977, dove ha recitato al fianco di Carlo Delle Piane e Francesca Marciano, e Le strelle nel fosso del 1978 dove ha recitato con Lino Capolicchio.
Nel 1974 ha preso parte ai film drammatici Il bacio e Il figlio della sepolta viva, a cui sono seguiti il film comico Buttiglione diventa capo del servizio segreto, Il genio, Passi furtivi in una notte boia, San Pasquale Baylonne protettore delle donne tutti del 1976.
In qualità di sceneggiatore, ha lavorato anche per la televisione, come autore della mini-serie Jazz band, di Cinema!!! e più avanti di Hamburger Serenade, e come attore in Il prigioniero del 1978 di Aldo Lado.
Specializzato in ruoli tragicomici da caratterista, nel 1978 si è confrontato con un genere, per lui nuovo, del biopic storico, recitando da protagonista in Atsalut pader di Paolo Cavara, dove interpreta l'anticonformista padre Lino da Parma dei Frati Minori, un personaggio buono e generoso che combatté contro la povertà trasformandosi in un simbolo della più autentica carità evangelica nelle campagne parmensi del primo Novecento.
Nel 1979 prende parte al film L'ingorgo di Luigi Comencini, dove ha recitato con grandi attori degli anni d'oro del cinema italiano, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, e Marcello Mastroianni.