Armand Charlet, noto per il suo talento come alpinista su ghiacciaio, è uno scalatore eccezionale. Nato ad Argentière il 9 febbraio 1900, è considerato la più grande guida della sua generazione, con oltre tremila salite.
Le Aiguilles Rouges, proprio sopra casa sua, è un fantastico campo di allenamento, dove si allena spesso, insieme al fratello Georges, anche lui una guida eccezionale. La prodigiosa velocità di esecuzione di Armand, il suo senso del percorso e la sua perfetta conoscenza del terreno gli hanno permesso di vincere la maggior parte dei suoi grandi primi in un solo giorno.
Farà alcune delle sue gare più importanti al di fuori della sua attività professionale, spesso con la sua amica Camille Devouassoux. Così, nel 1928, intrapresero una corsa che anticipava di qualche passo l'alpinismo dell'epoca: la Verte attraverso il versante Nant Blanc dell'Aiguille Sans Nom. Molto lunga, perché parte sotto il Col des Drus, impone difficoltà glaciali e rocciose altissime, e Armand ammetterà di aver raggiunto lì i suoi limiti. Camille "Pica" raccontava spesso il famoso aneddoto in cui Armand si arrampica in testa, ramponi ai piedi, per togliersi dai guai.
La grande guida di Argentière scala cento volte le vie dell'Aiguille Verte, per ben 14 vie, di cui 7 nuove. Oltre a questa vetta, tra i suoi maggiori successi vi è anche la conquista e la traversata delle Aiguilles du Diable.
La seconda parte della carriera di Armand Charlet sarà decisiva per la professione di guida. È uno dei primi a sottolineare la necessità di una formazione razionale e unica per tutte le guide. Ha la legittimazione per farlo, e quando nel 1948 fu creato il diploma di guida nazionale, era già iscritto alla Scuola Nazionale di Sci e Alpinismo (ENSA). Professore-maestro incaricato delle guide formative, resterà a capo della didattica per molti anni. Lascerà il suo forte segno nella professione. Contemporaneamente si dedicò alla vita della valle, si occupò della manutenzione dei rifugi e fu membro della commissione funivia.
Morì il 28 novembre 1975 ad Argentière, all'età di 75 anni.
Autorità nel mondo dell'alpinismo, come nella sua valle, esigente con se stesso come con gli altri, Armand Charlet è il leader indiscusso e il faro della sua generazione. Busk Douglas trascrive fedelmente i ricordi della grande guida di Argentière nel suo libro: "Armand Charlet, Ritratto di una guida".